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SERGIO BRIZZOLESI
scultore
Giovanni Maria Guadagnini
(La Libertà / Piacenza/ 25-02-1972)
Si è aperto al "Salice", la casa-incontro della
scrittrice Vittoria Palazzo a Milano, una mostra dedicata allo
scultore piacentino Sergio Brizzolesi.
Alla presenza di Gianferrari, presidente del Sindacato Italiano
Mercanti d’Arte e dei critici, scrittori ed artisti Cicagnani,
Traversi, Moscati, Caratelli, Sala, Brindisi, Alfieri, Cassinari,
Treccani, Cortina, Paloma Picasso, Crali, Luchenbak, Mormino, il
Direttore de "II Tratto In Arte" Gianni Guadagnini ha introdotto
criticamente Brizzolesi, al quale questa grande festa di amici che
si sono ritrovati alla sua Mostra è stata cornice all’opera dello
scultore sempre più apprezzato dal mondo artistico.
Dalle origini di Gropparello all’avventura americana fino al
traguardo di oggi, la carriera di questo artista di indubbio talento
ha percorso la spirale che, ragazzo, sognava tra noi nella sua
terra. Le opere presentate oggi, 35 figure in bronzo, sono
un’antologia eloquente di uno stile personale, espressionista, che
sa sintetizzare con volute plastiche il gioco di una materia arida
sulla quale il sentimento è ragione.
E 1’attimo della vita, il movimento, è calta con poetica fermezza,
in stile proprio, quasi di convincimento che oltre la forma e il
personaggio, ci sia qualcosa ancora, 1’ interrogativo che l’uomo
documenta giorno dietro giorno.
Per Brizzolesi, misantropo, chiuso in se stesso, è un linguaggio
nuovo, tirato fuori da lunghi giorni bui di sacrifici e di speranze,
è un linguaggio d’uomo d’oggi che onora lui e la sua terra
piacentina. |
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