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SERGIO BRIZZOLESI
scultore
Paolo Chillemi
(L'arte di Brizzolesi / 22-marzo-1977)
Sergio Brizzolesi può considerarsi un
Artista del Cosmo Unitario, scultore di un sottile romantico,
poetico, architettonico della reatà oggettiva delle manifestazioni
dell'anima interiore degli esseri.
Cerusico in senso positivo e psichiatra dell'arte scultorea rivela,
nei suoi capolavori, il grande talento del verismo più intimo e
nascosto della natura umana.
Al di là di ogni concetto speculativo e compromesso artistico lo
scultore Brizzolesi denota, nella sua arte, anche grande talento
raffigurativo espressionista dei valori umani più nascosti, quei
valori e necessità di manifestare i momenti più veri e più puri
dell'esistenza umana. La sua capacità estetica profonda, che viene
materializzata dalla sua mente in sculture soavi, trova la sua
origine in un'intelligenza coerente con la vita di oggi e ha un
grande valore simbolico-rappresentativo delle reazioni della
psicanalisi artistica.
Solo un maestro, della forza medianica, pura e perfetta, la quale si
manifesta in Brizzolesi, può comprendere, in ogni sfumatura, la sua
natura di uomo e di artista.
Chiunque osservi e analizzi attentamente col proprio animo
(intelligenza e sentimento) i capolavori dell’Artista-Scultore
Sergio Brizzolesi può comprendere che in questo essere, suo simile,
vi sono nascoste qualità espressionistiche che egli manifesta e
rappresenta nelle sue opere, molte quali, anziché essere sottoposte
a critica intellettiva, andrebbero analizzate con sensibile e umana
comprensione, comprensione fraterna e didattica della vita.
L'Arte di Brizzolesi è un'Arte sublime dello spirito, che si
manifesta sempre in sì sentite sembianze in ognuno di noi
affratellandoci e unendoci in un unico intento: sentirci più umani e
altruisti, più semplici e imodesti, più poeto-filosofi. Quindi il
possedere un suo capolavoro ci rende capaci di dare i giusti valori
e riconoscimenti ai nostri simili.
Concludendo, il Maestro Sergio Brizzolesi insegna, nella sua arte,
ad amare il prossimo, a soccorrerlo, trovando in esso una parte di
sé stessi, che va resa psichicamente armonica e spiritualmente
evoluta fino al punto di renderci utili fra noi e simili in essenza
e sostanza protesa al bene comune. |
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